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Il presidente della Camera ha raccolto il nostro appello

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Il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini ha raccolto il nostro appello ed ha invitato i Parlamentari delle Commissioni competenti ad occuparsi del problema del voto dei fuori sede elettorale. Ci auguriamo che in tempi brevi anche alla Camera si possa discutere un progetto di legge che estenda il diritto di voto a tutti i cittadini fuorisede.

Intanto vi segnalo che domani alle 15 presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato comincia la discussione sul ddl 1561 del senatore Ceccanti che riguarda gli studenti fuorisede. Seguiremo da vicino lo sviluppo della discussione in Senato con la speranza che i Parlamentari vogliano estendere il diritto di voto fuorisede a tutti i cittadini e non solo ad alcune categorie.

Chi si trova a Roma potrebbe attivarsi in prima persona per portare il nostro appello ai Parlametari o organizzare qualcosa per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’argomento. Non esitate a contattarci per qualsiasi iniziativa di questo genere che vogliate organizzare utilizzando i contatti che trovate sul sito o il gruppo Facebook della Petizione con il quale è facile riuscire a coordinarsi per eventuali eventi.

Di seguito riporto  la mail ricevuta dall’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati.

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da    Segreteria del Presidente Fini <segr.pres.fini@camera.it;

a      iovotofuorisede@gmail.com

data   14 ottobre 2010 11:54

oggetto   Rif: Diritto di voto dei fuori sede elettorale

Si comunica che il Presidente ha disposto la trasmissione della Sua e-mail alla Commissione parlamentare competente, affinche’ i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione ed assumere le iniziative che ritengano opportune.
Con i migliori saluti.

La Segreteria del Presidente della Camera dei deputati

Messaggio originale:

Spettabile Presidente, sono Stefano La Barbera, primo firmatario della
petizione IOVOTOFUORISEDE (http://www.firmiamo.it/iovotofuorisede), nata
con l’obiettivo di risolvere l’anomalia italiana del diritto di voto negato
ai fuori sede elettorale. Le scrivo in seguito alle sue ultime
dichiarazioni in merito alla necessita di cambiamento della legge
elettorale. Vista la sua sensibiltà e attenzione ai principi della Carta
Costituzionale si troverà d’accordo con me nel giudicare inaccettabile la
condizione di effetiva negazione di diritto al voto in cui si trovano le
centinaia di migliaglia di cittadini italiani fuori sede elettorale. La
nostra costituzione all’articolo 3 recita “È compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese
“.
Non è dunque compito della Repubblica garantire il sacro diritto al voto
dei cittadini che per qualsivoglia motivo si trovino lontani dalla loro
sede elettorale? La risposta è senz’altro affermativa come testimoniano le
leggi a favore dei militari, dei degenti e dei detenuti. Attualmente nella
Camera da Lei presieduta sono stati presentati 2 progetti di legge in
merito: il PDL n.2467 della deputata Calabria e il PDL n.2444 della
deputata Mogherini. Ci auguriamo che  Lei possa spendere la sua autorità
morale a favore di iniziative legislative in tale direzione ed accellerarne
l’iter parlamentare in modo da giungere entro la legislatura a sanare
questa ferita dei diritti costituzionali sofferta da centinaia di
migliaglia di lavoratori e studenti che si trovano fuori dalla loro sede
elettorale.

Cordiali Saluti

Stefano La Barbera

IOVOTOFUORISEDE

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