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I Giovani Democratici chiedono il diritto di voto in mobilità

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Michele Masulli

Michele Masulli, responsabile Esteri Giovani Democratici

I Giovani Democratici hanno inserito la battaglia per il diritto di voto in mobilità tra i 10 punti che vogliono portare all’attenzione del PD e del Governo con una campagna denominata “10 proposte dei giovani Democratici” .

Ringraziamo in special modo Michele Masulli, responsabile Esteri dei GD, che si è impegnato in prima persona per questo risultato.
Siamo felici che l’organizzazione giovanile del più grosso partito italiano abbia finalmente deciso di inserire ufficialmente tra le priorità della sua azione la nostra richiesta di rendere il diritto di voto effettivamente fruibile per tutti i cittadini: è una problematica che investe sopratutto i giovani che si trovano sempre più spesso a vivere in mobilità le loro esistenze sia per formazione che per lavoro.
Il testo di legge è pronto ed il Governo, a Marzo 2013 durante la discussione dell’Italicum alla Camera, si è già impegnato ad inserirlo nella legge elettorale.
Ora che anche i giovani del suo partito glielo chiedono, cara Ministra Boschi, che tra l’altro essendo poco più che trentenne è anche lei una giovane democratica, come potrà tirarsi indietro?
Abbiamo ascoltato tante discussioni intorno a soglie minime e premi di lista o di coalizione, argomenti che appassionano i partiti, ma non abbiamo ancora ricevuto nessuna dichiarazione in merito alla promessa di inserimento del diritto di voto in mobilità all’interno del nostro sistema elettorale.
Perchè? Forse perché interessa poco ai partiti e tanto ad appena un milione di cittadini? Rimaniamo in trepida attesa di una risposta!

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