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Voto per i cittadini in mobilità: serve decreto, Gentiloni ascolti Bonino

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Chiediamo oggi più forte che mai che il governo mantenga l’impegno preso in Parlamento sul voto degli studenti e dei lavoratori fuori sede. Serve un decreto prima delle elezioni per liberare il diritto di voto di migliaia di cittadini in mobilità, costretti oggi a tornare nel comune di residenza per poter votare. Bene ha fatto Emma Bonino a ricordare al premier Gentiloni la necessità di un intervento per allargare la partecipazione democratica. Speriamo che il presidente Gentiloni ascolti il suo appello: si tratta di un intervento da adottare con la massima urgenza possibile, come riconosciuto dallo stesso governo che ha accolto l’ordine del giorno del presidente della commissione Affari Costituzionali, Andrea Mazziotti proprio il mese scorso durante il dibattito parlamentare sulla legge elettorale.

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  1. Claudia 3 Gennaio 2018 at 21:40

    Buongiorno, ho la residenza anagrafica a Roma ma sono domiciliato in Piemonte per motivi di salute ( sono in cura qui perché ho fiducia nei medici di un centro specializzato e anche perché qui ho dei familiari che mi supportano). Ho 70 anni e non voglio rinunciare al mio diritto di voto: andare a Roma non posso, non sono ricoverata quindi non è previsto che io possa votare qui. Mi sembra veramente una barbarie: a che cosa serve l’identità digitale? Perché non si può votare in modo elettronico ? Oppure in in seggio dove si ha il domicilio?
    Grazie, spero che i politici escano dal letargo. …….
    Claudia M.

  2. Davide 9 Gennaio 2018 at 14:33

    Salve. Vorrei sapere com’è la situazione ad oggi. Potrò votare alle prossime elezioni politiche di marzo o dovrò tornare obbligatoriamente al mio paese di residenza? Oppure è possibile iscriversi come rappresentante di lista, come feci per il referendum dello scorso dicembre 2016? Grazie

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