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Lettera ai candidati alle prossime elezioni regionali

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Ciao a tutti,

mentre vi scrivo, la petizione sta raggiungendo le 6000 sottoscrizioni, è un bel traguardo ma dobbiamo ancora fare molto più rumore, diffondere molto di più questa nostra petizione, farne parlare tutti.

Le elezioni regionali sono ormai vicine e l’attenzione al diritto di voto per i fuori sede può essere alta.

Per questa ragione abbiamo deciso di scrivere una lettera a tutti i candidati alle prossime elezioni regionali. Certamente non sono nelle loro mani gli strumenti legislativi per risolvere il problema ma di sicuro possono fare molto per spingere su questo tema magari anche solo per fare un po’ di propaganda politica. Di sicuro sono loro che più sanno quanto può essere determinante il voto di decine di migliaia di studenti e lavoratori che risiedono fuori dalla loro regione di appartenenza.

Vi invito a copiare, personalizzandola, la seguente lettera e spedirla ai candidati alle elezioni regionali della vostra regione (o anche di altre regioni :-) ).

Inviateci le risposte che riceverete dai candidati, le pubblicheremo su questo sito.

E non dimenticate di firmate e fate firmare la petizione.


Cara/o Candidata/o,

le prossime elezioni regionali sono molto vicine e, come per ogni tornata elettorale, molto elettori non potranno recarsi alle urne perché fuori sede, lontani dal proprio comune di residenza. Soprattutto a livello regionale, si può avvertire il peso di decine di migliaia di elettori che non voteranno solo perché nessuna norma agevola il loro diritto alla massima espressione democratica.

Nel nostro paese oggi  il diritto di voto non viene sufficientemente agevolato. Qualcosa si è fatto per renderlo più accessibile per i gravi degenti o alle persone recluse; mai niente è stato fatto per quella parte di popolazione che, per i più svariati motivi, vive lontano dal luogo di residenza, magari per pochi anni, anche solo temporaneamente per studio o per lavoro.
A tutti questi cittadini, in larga maggioranza giovani, viene, di fatto negato il diritto al voto, poiché costretti, per esercitarlo, a recarsi nel proprio comune di residenza.
Gli strumenti forniti dallo Stato Italiano per far fronte a questa situazione risultano assolutamente inefficaci. Esistono delle agevolazioni per i viaggi in treno ma sono sfruttabili solo marginalmente e su brevi tratte. Non si può pensare, infatti, di impiegare 24 ore in viaggio su un treno espresso oppure pagarsi un biglietto aereo per esercitare quello che, invece, dovrebbe essere un DIRITTO del cittadino.

Urge, a nostro avviso, approntare nuove leggi per far fronte a questa problematica. Nella maggior parte degli altri stati democratici ( USA, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Belgio, Danimarca, Paesi Bassi) si ha la possibilità di votare per altre vie quando si è lontani dal proprio seggio di appartenenza tramite il voto temporaneo in altro seggio, il voto per corrispondenza o il voto per delega; metodologie che non comportano alcun costo aggiuntivo per lo Stato.

In poco tempo e con il solo passaparola, la nostra petizione sta superando i 6000 firmatari. Molti di questi ci chiedono costantemente di portare avanti la proposta e di far sentire la nostra voce affinché qualcosa cambi anche nel nostro Paese.

Le chiediamo, a nome di tutti noi, di portare all’attenzione dei suoi colleghi, nelle sedi competenti, la problematica e di farsi promotore di un’iniziativa in proposito tramite il suo partito politico, sfruttando il momento elettorale per sollevare l’attenzione anche sui cittadini fuori sede.

Grazie

IOVOTOFUORISEDE

iovotofuorisede@gmail.com

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IOVOTOFUORISEDE
Testo della petizione

Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Ai Parlamentari italiani

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Così recita l’art 3 della nostra Costituzione. Eppure, a nostro avviso, le attuali norme che regolano l’esercizio del diritto di voto non consentono l’effettiva partecipazione, di tutti, di cui parla il testo costituzionale.
Siamo un gruppo di studenti fuori sede che vorrebbero rientrare a casa per votare, ma non possono, per questioni logistiche ed economiche. Come noi, non rientreranno molti altri, giovani e non, che lavorano e studiano in regioni diverse dalla loro, pur conservando la residenza nella loro città d’origine. Non eserciteranno quindi quello che è un loro diritto, e un “dovere civico”, come sancito dalla nostra Costituzione.
In Italia sono 250.535 gli studenti attualmente iscritti in Università di regioni diverse dalla loro.
L’81% dei ragazzi lucani studia in un’altra regione, così come il 71% dei valdostani, il 58% dei molisani, il 46% dei trentini e altoatesini, il 33% dei pugliesi, il 33% dei calabresi.
In totale: il 19,52% di tutti gli studenti universitari studia fuori dalla propria regione (fonte: Miur, AA 2007/2008, http://anagrafe.miur.it).
I numeri sono impressionanti, nonostante riguardino solo il mondo universitario (purtroppo non abbiamo trovato dati riguardo gli studenti italiani all’estero e le persone che si trovano per lavoro fuori dalla propria regione, ma questa petizione riguarda anche loro, poiché probabilmente dovranno affrontare i nostri stessi problemi per recarsi a votare).
250.535 persone che hanno difficoltà oggettive ad esercitare il proprio diritto di voto non possono essere ignorate.
Le agevolazioni previste per rientrare a casa per votare, come lo sconto sui biglietti ferroviari regionali, sono inadeguate ai tempi moderni e solo parzialmente utilizzabili, perché di fatto applicabili solo ai viaggi di breve raggio.
Noi chiediamo che venga fatto di più per rendere effettivo il diritto di voto di tutti.
Chiediamo quindi, ai componenti del Parlamento italiano, di migliorare la legge elettorale e aumentare le possibilità di voto di tutti gli elettori, introducendo ad esempio il voto per delega o il voto per corrispondenza. Queste modalità sono da tempo utilizzate con successo in moltissimi altri Paesi dell’Unione europea (Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Svezia, Irlanda, Lituania, Slovacchia, Danimarca, Belgio, Finlandia), sono efficienti e poco dispendiose, e sono inoltre importanti per garantire il diritto di voto agli elettori con disabilità (fonte: http://www.radicali.it/download/doc/votodisabili.doc).
Con questa petizione chiediamo ai parlamentari italiani che procedure analoghe, così semplici e con così pochi oneri per le casse pubbliche, vengano adottate al più presto anche in Italia per garantire l’effettivo diritto di voto a tutti i cittadini, anche se temporaneamente distanti da casa.
Chiediamo inoltre a tutti i cittadini italiani di sostenerci, aderendo a questa petizione.

Si fa un gran parlare di affluenza alle urne, di partecipazione dei giovani.
Noi vogliamo partecipare. E lo vogliamo fare con lo strumento principale che la nostra democrazia ci offre: il voto.
Vi chiediamo di darcene la possibilità.

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