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Pronto il ricorso per rivendicare il diritto di voto dei cittadini in mobilità

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L’avevamo detto e l’abbiamo fatto: sono stati mesi di intenso lavoro ma ora grazie al pool legale guidato dall’avvocato Simone Pitto, al quale va tutto il nostro ringraziamento, il ricorso è pronto per essere depositato.

Come sapete attualmente chi si trova fuori dal proprio comune di residenza non può votare dove si trova alle elezioni politiche, europee ed ai referendum ma è costretto a rientrare nel proprio comune di residenza con costi anche elevati e con la possibilità di rimborsi elettorali solo parziali e comunque inadeguati.
Visto che la legge non ci tutela come cittadini in mobilità ed è fallito ogni tentativo di riforma sul piano politico, abbiamo deciso di adire la via giudiziaria tentando di portare la questione davanti alla Corte costituzionale per costringere il Parlamento a modificare questa assurda legge che lede il diritto di voto di milioni di italiani.
Daremo dunque l’opportunità di agire in giudizio citando in giudizio la presidenza del Consiglio dei Ministri ai cittadini che lo vorranno, cominciando proprio dalla Sicilia, ove il problema è particolarmente sentito.

Che cosa chiederemo nel ricorso?

Il rimborso integrale delle spese di viaggio sostenute ed il rinvio della legge alla Corte costituzionale affinché ne venga accertata la contrarietà al diritto di voto protetto dalla Costituzione.

Chi potrà farlo?

I cittadini residenti in comuni siciliani che al momento delle elezioni politiche del marzo 2018 si trovavano per motivi di studio, lavoro ecc. in altri comuni italiani.
In particolare, i ricorrenti, all’epoca delle elezioni, dovevano essere residenti nell’area delle seguenti città (o tecnicamente in comuni siti nel circondario dei seguenti tribunali): Palermo Agrigento, Marsala, Sciacca, Termini Imerese e Trapani.

Possono partecipare sia gli elettori che non abbiano potuto votare (a causa degli eccessivi costi di rientro) o che abbiano votato sostenendo i costi di viaggio per tornare nella propria città di residenza per poter votare.

Come fare per diventare ricorrenti?

Sarà sufficiente confermare la volontà di partecipare compilando il modulo reperibile al seguente indirizzo: https://goo.gl/forms/cGYFNcdYUuNkfyJC2

Dopodiché sarete contattati dai nostri avvocati  per firmare la relativa procura alle liti.

Quanto costa?
Le spese legali NON saranno a carico dei ricorrenti.

Di norma per introdurre un procedimento è necessario pagare una tassa di avvio, il contributo unificato, che tuttavia in base al combinato disposto degli artt. 10 DPR 30 maggio 2002 n. 115 e 1, allegato B), DPR 26 ottobre 1972, n. 642 NON sono dovuti in materia di diritti elettorali come in questo caso. Dunque anche quanto al contributo unificato NON vi saranno oneri a carico dei ricorrenti.

Ci aspettiamo una partecipazione  importante da parte di tutta la community dei cittadini in mobilità  in questa battaglia legale per rivendicare il nostro diritto di voto come espresso e tutelato dalla Costituzione: ognuno di voi può fare la differenza, aspettiamo le vostre adesioni!

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